Nel 1992 il Ministero della Salute ha dichiarato, in un documento che affrontava il problema dell’obesità, che le diete restrittive e mal gestite fanno male.

Le persone che hanno sperimentato numerose diete dimagranti e che si sono rivelate inefficaci sono ben consapevoli di cosa, come e quanto dovrebbero mangiare. Infatti nonostante i medici dicano che cosa si deve mangiare, le persone non riescono a cambiare le proprie abitudini, anche se sbagliate e a volte dannose.

Lo strumento DIETA, da solo, non è sufficiente ad apportare delle modifiche stabili e durature nello stile alimentare.

A questo proposito interviene lo psicologo il quale, in collaborazione con altre figure professionali come nutrizionisti e dietologi, lavora sugli aspetti psicologi e comportamentali dell’alimentazione accompagnando e sostenendo la persona nel divenire maggiormente consapevole dei fattori che influenzano la propria alimentazione.

Perché consultare uno psicologo?

Il comportamento alimentare è molto complesso ed è influenzato non solo da fattori genetici ma anche sociali, familiari, ambientali e di personalità.

Il cibo può assumere diversi significati che sono unici e individuali e per questo motivo non possono essere affrontati unicamente con il solo schema rigido della dieta.

Attraverso un percorso psicologico mirato e individualizzato la persona può:

  • divenire consapevole della sua modalità di approcciarsi al cibo
  • individuare i significati che attribuisce al cibo e lavorare sul riconoscimento del senso di fame e sazietà
  • affrontare, insieme allo psicologo, gli ostacoli che hanno impedito la perdita del peso e/o il mantenimento del peso raggiunto individuando le ragioni dei successi e dei fallimenti.
  • lavorare insieme su aspettative realistiche individuando obiettivi specifici e raggiungibili che possono riguardare la riduzione del peso corporeo e la capacità di mantenerlo nel tempo oltre alla possibilità di modificare stabilmente il proprio stile alimentare.
  • ricevere un supporto alla motivazione e alla gestione delle difficoltà che possono insorgere quando si segue uno specifico regime alimentare
  • lavorare sull’autostima e sull’immagine di sé per ritrovare un buon rapporto con il cibo e il proprio corpo.

Tutto questo ha l’obiettivo di permettere alla persona di riscoprire il piacere di mangiare, mantenendo uno stile di vita salutare e raggiungendo uno stato di benessere in relazione al cibo e al proprio corpo.